Autriche - Italie

Francesco Moriero
23 giugno 1998, Stade de France, Saint-Denis
Campionato del mondo - fase a gironi (gruppo B)
TabellinoFull match * | Sintesi [18:28] | Highlights

* Registrazione (gratuita) necessaria

Dopo aver superato a fatica il Camerun (il risultato di 3:0 maturò solo negli ultimi minuti), l'Italia di Maldini si giocò contro l'Austria la qualificazione al turno successivo del Mondiale francese.

Partì titolare Del Piero, che diventò il bersaglio preferito del gioco violento concesso agli austriaci dall'arbitro inglese Paul Durkin. Scriverà Roberto Beccantini: Durkin "ha lasciato che gli austriaci pascolassero sulle caviglie dei nostri. Un arbitraggio inqualificabile". Nondimeno il futuro Pinturicchio pennella sulla testa di Vieri la palla che sblocca il risultato a inizio ripresa. Gli subentra Baggino a venti minuti dalla fine ed è spettacolo, con la ciliegina del gol. Si infortuna gravemente Nesta che lascia il Mondiale, sostituito dal vecchio zio Bergomi.

La prestazione è convincente: "E' un'Italia serena e compatta, coraggiosa e timida, a immagine e somiglianza del suo citi. Christian Vieri ne incarna l'anima guerriera. Traccia il solco, sblocca il risultato, ritorna capo cannoniere (4 reti, come Batistuta). Intorno a lui, sboccia Del Piero e si conferma Robi Baggio, un altro, come Bergomi, che ha sedotto il tempo. I problemi sono a centrocampo, reparto nel quale l'assestamento tattico e le condizioni di forma hanno orientato le scelte verso la quantità (Pessotto), a scapito della qualità (Albertini). Piace, questa Italia, per il suo modo di inforcare le partite, e di renderle palpitanti. Anche troppo, a volte", chiosa Beccantini. Soprattutto, vincendo il girone schivammo il Brasile agli ottavi.