Brésil - Norvège

Incredulità scandinava
23 giugno 1998, Stade Vélodrome, Marseille
Campionato del mondo - fase a gironi (gruppo A)
TabellinoFull match * | Sintesi [10:59] | Highlights

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A guidare i campioni del mondo in carica nella spedizione in terra di Francia nel 1998 fu il più grande santone del futebol brasiliano: Mário Jorge Lobo Zagallo, campione nel 1958 e nel 1962, CT nel 1970 e consigliere tecnico di Parreira nel 1994. Dopo aver mostrato i fondamentali dell'esterno di raccordo tra difesa e attacco, Zagallo dimostrò di essere anche un grandissimo allenatore, vincendo tutto il vincibile tra club e Seleçao, seguendo una linea pragmatica.

La nazionale allestita nel 1998 aveva il suo punto debole nella fragilità della difesa, anche per la non eccelsa qualità dei centrali, buoni centrocampisti (Denilson, Rivaldo e Leonardo) ed eccellenti attaccanti, primo tra tutti Ronaldo. Complessivamente era forse migliore dell'XI vincitore negli USA, ma giocò un torneo abbastanza faticoso, senza dare mai l'impressione di poterlo dominare. Nell'ultima partita del girone contro la Norvegia sbloccò il risultato con Bebeto solo al 78°, ma poi subì un paio di reti negli ultimi sette minuti.

Il sanguigno CT scandinavo Egil Roger Olsen, detto Drillo, travolto dall'entusiasmo per aver battuto i campioni in carica, esondò nelle dichiarazioni post partita: "I could coach Brazil better than Zagallo does", "the Brazilian defence was organised as garbage". Lo attendeva al varco un maestro del gioco difensivo come Cesare Maldini.