Brésil - Pologne

All'esordio in un campo di campagna
5 giugno 1938, Stade de la Meinau, Strasbourg
Coppa Rimet - ottavi di finale
Tabellino | Video [6:38]

Se l'ottavo di finale del Mondiale francese tra Brasile e Polonia fosse stato giocato nell'era televisiva la sua eco sarebbe rimasta memorabile, e tutti ne parlerebbero ancora come di una delle partite più emozionanti e spettacolari della storia. Ci rimangono invece pochi minuti di frammenti filmati e le cronache. Dai quali si intuisce, in effetti, la bellezza agonistica di quella partita, che costituiva l'esordio al torneo per entrambe le squadre.

Il Brasile schierava, tra gli altri, il suo Ronaldo dell'epoca: Leônidas da Silva, il primo campione nero della Seleçao ante Pelé, tecnicamente più simile a Romario, per agilità, velocità e capacità acrobatiche (gran specialità la "bicicleta"), che agli altri grandi attaccanti della storia del Brasile. "Le diamant noir", come lo ribattezzò la stampa francese, aveva già partecipato ai Mondiali in Italia, ma la spedizione era stata brevissima, con l'eliminazione immediata agli ottavi contro la Spagna: aveva però lasciato già il suo sigillo in quella occasione. In Francia era una delle stelle più attese. E non deluse.

La Polonia schierava invece il suo Boniek dell'epoca, sempre per capire il grado di notorietà: Ernest Otton Wilimowski, giovanissimo ma già prolifico attaccante, e forse più simile a Lato per qualità tecniche (da quel che si comprende dalle fonti scritte). Gli slavi erano al loro debutto ai Mondiali. E non delusero.

Il terreno era stato reso pesantissimo delle piogge di quella tarda primavera francese. Nondimeno i due XI giocarono a campo aperto. Il Brasile terminò il primo tempo sul 3:1, dominando la partita. Poi Wilimowski rimise in pari due volte il risultato, da ultimo a un minuto dalla fine. Ai supplementari Leônidas segnò altre due reti (dopo quella che aveva aperto l'incontro) nel primo. Inutile il quarto gol di Wilimowski alla fine del secondo. 6:5 il risultato finale. Solo nel 1954 Austria e Svizzera ne avrebbero segnato uno in più (7:5).

La Polonia segnò dunque 5 reti al blasonato Brasile, gran favorito del torneo. La prestazione leggendaria di Wilimowski entrò negli annali dei record: solo nel 1994 Oleg Salenko avrebbe segnato cinque reti contro il Camerun; ma il russo vinse la partita, mentre il polacco tornò a casa con la sua nazionale. Leônidas invece rimase in Francia e contribuì con le sue reti a superare la coriacea Cecoslovacchia dopo due partite. Il CT brasiliano Adhemar Pimenta era talmente sicuro di battere in semifinale i campioni del mondo in carica che risparmiò il suo diamante. A Parigi infatti andammo noi ...

Vedi anche:
- Tempi supplementari (Eupallog Calendario)
FIFA Classic Football Matches