Estados Unidos - Inglaterra

Franckie Borghi e Tom Finney
29 giugno 1950, Estádio Independência, Belo Horizonte
Coppa Rimet - fase a gironi (gruppo 2)
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"Un calciatore di origini argentine di nome Gaetjiens segnò con un buon tiro da 20 yards" titolando così, in una colonna relegata a pagina 10, il "Guardian" cercò di dissimulare lo shock procurato ai britannici dalla prima clamorosa sconfitta patita a un Mondiale, oltretutto quello dell'esordio. Pare che un altro giornale inglese titolò addirittura in prima pagina "10-0!", ritenendo che la trasmissione del risultato dal Brasile fosse frutto di un errore.

Invece era tutto vero: all'Estádio Independência di Belo Horizonte, cotti dal caldo e dall'umidità, che avevano indotto Winterbottom a tenere in panchina il venerando Stanley Matthews, il 29 giugno 1950 i Leoni cominciarono ad assaporare il pane amaro della loro storia calcistica internazionale.

Con il suo british understatment, Monsù Poss osservò che "i britannici, consci della loro superiorità tecnica, hanno dormito troppo fra gli allori ed hanno sottovalutato l'importanza dell'incontro. Hanno incassato senza batter ciglio la rete statunitense, senza scomporsi hanno tentato di rimontare lo svantaggio e, senza perdere mai la calma, hanno perso la partita". Pur disprezzando le superstizioni ritenute una tabe tipica delle popolazioni latine, gli inglesi non indossarono più da quel Mondiale le magliette blu.

L'eroe di quel giorno, in realtà, non era argentino di nascita bensì haitiano, e si chiamava Joe Gaetjens: non era nemmeno cittadino americano; si era limitato a dichiarare di volerlo diventare e questo, secondo le regole di allora, lo rese convocabile per il Mondiale; né acquisì la cittadinanza in seguito; anzi, nel 1953 giocò nella nazionale haitiana contro il Messico, nelle qualificazioni al Mondiale del 1954. Per gli americani rimane un eroe, al punto da essere stato inserito nella United States National Soccer Hall of Fame. Quel pomeriggio, a portarlo in trionfo furono gli spettatori brasiliani, però. Che non immaginavano quanto sarebbe avvenuto al Maracanà di lì a qualche settimana.