Italia - Spagna

L'incornata del Balilla
31 maggio e 1 giugno 1934, Stadio "Giovanni Berta", Firenze

Coppa Rimet - quarti di finale (con ripetizione)
Tabellini: 31 maggio - 1° giugno | Video [11:12]


Primavera piovosa quella del 1934. A Firenze la squadra azzurra si giocò con la Spagna l'accesso alla semifinale della seconda Coppa Rimet. Gli storici del calcio spagnoli (Juan Antonio Bueno, Miguel Ángel Mateo, La historia del fútbol, Madrid, 2010, pp. 82-83) ricordano ancora l'incontro come "la batalla de Florencia": "el partido de fútbol más violento que se había visto en Europa".

Il già mitico portiere spagnolo Ricardo Zamora parò l'imparabile e fu solo una carica di Angelo Schiavio a fargli perdere palla su un calcio da fuori area e a permettere a Giovanni Ferrari di siglare il pareggio allo scadere del primo tempo. Si andò avanti fino a tutti i supplementari con un dominio infruttuoso degli italiani e pericolosi contropiedi degli spagnoli. Soprattutto, fu una "battaglia selvaggia" (Gianni Brera) - Mario Pizziolo si ruppe una gamba, cinque furias rojas finirono acciaccate -, di fronte alla quale l'arbitro belga Louis Baert si intimidì la sua parte e fischiò a una direzione.

La formula serrata del torneo prevedeva la ripetizione della partita il giorno dopo. L'allenatore spagnolo fu costretto a cambiare sette uomini, Vittorio Pozzo soltanto quattro. Gli azzurri cominciarono all'assalto: al terzo corner consecutivo el Pepin Meazza salì sulle spalle di Enrique Guaita e incornò di testa il gol della vittoria. Era l'11°: dopo, non fu una battaglia ma una lotta con "sprazzi di violenza quasi selvaggia" (Antonio Ghirelli). L'arbitro, lo svizzero René Mercet annullò due reti agli spagnoli e fu "così comprensivo delle nostre necessità organizzative che il suo comportamento venne considerato scandaloso" (Brera). Dai cronisti francesi, si noti: "che si incazzano", come ci ricorda il poeta.

Vedi anche:
- Un partido épico (Eupallog Calendario)
- I ricordi di Zamora (Eupallog Calendario)