England - Niederlande

L'apertura alare del cigno. Tony Adams,
 rassegnato, si gira dall'altra parte
15 giugno 1988, Rheinstadion, Düsseldorf
Campionato europeo - fase a gironi (gruppo B)
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La sua fama era già ampia e toccava i quattro angoli dell'universo di Eupalla, ma la stagione non era stata granché, soprattutto per via di un guaio al suo tallone d'Achille, la caviglia destra, che lo tenne fuori per mesi. Aveva guardato i suoi dalla panca per un'ora nella prima del girone, che proponeva lo scontro titanico fra i due più grandi maestri di football allora viventi: Michels e Lobanovski. L'ucraino ne aveva schierati otto della Dinamo Kiev e uno tra i meno noti (ma non perciò tra i meno bravi), Vasiliy Karlovich Rats, aveva risolto la partita. Tre giorni dopo, Marco Van Basten è nell'undici di partenza. Di fronte c'è l'Inghilterra, reduce da un'impresa che le era riuscita solo nel 1949: perdere con i Dubliners - e naturalmente, di conseguenza, rischiando l'immediata rimozione dal torneo. Ma avevano alle spalle un bel mundial, gli albionici, e ne erano usciti solo per mano de Dios. E ora, contro l'Olanda, il loro famoso e quasi quarantenne portierone, Peter "Leslie" Shilton (quello che stava tra i pali del Nottingham Forest, negli anni dorati della contea), avrebbe messo in guardaroba il suo centesimo capnella Hall of Fame dell'erigendo National Football Museum, a Deepdale, stavano già progettando uno spazio per lui vicino ai due famosi Bobbies del '66, sino ad allora unici centenari del Regno. Insomma un avvenimento, una di quelle giornate che nessuna persona di buon cuore vorrebbe guastare.

Noto per la sua insensibilità, Rinus Michels affidò a Marco il compito di rovinare la festa. E il cigno esplose in tutta la sua letale bellezza: lasciò a Shilton il cappello, ma si portò a casa il pallone secondo l'usanza tipicamente inglese, prevista per chi alla fine dei 90' lo ha insaccato almeno tre volte. "I had no intention of allowing Gullit and Van Basten to rip holes in us the way they had in Dusseldorf", dirà Bobby Robson nell'autobiografia; ovvio, nessuno - nemmeno Shilton - sospettò che si fosse messo preventivamente d'accordo con Michels. Il quale, dal canto suo, poté tranquillamente disporsi al rendez vous con il generale dell'ultima grande armata sovietica, fissato per il 25 giugno a Monaco. E l'ultimo, abbagliante razzo lanciato nel cielo della Baviera sarà acceso ancora da lui, Marco Van Basten, il miglior allievo cresciuto nella scuola dell'Ajax dopo Johann Cruijff.

Mans