England - Argentina

Il duello tra Beckham e Caballero.
Batistuta osserva con scetticismo
7 giugno 2002, Sapporo Dome
Campionato del mondo - fase a gironi (gruppo F)
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Dopo aver infilato una dietro l'altra una collana perlacea di delusioni mondiali, la Federazione inglese provò ad affidarsi a tecnici stranieri per risollevare l'orgoglio appannato. In realtà, fuori dall'isola, dal secondo dopoguerra nessuno ha mai creduto che gli inglesi fossero i migliori, ma glielo abbiamo lasciato credere per il rispetto che si deve a coloro che hanno reinventato il gioco del calcio. Sven-Göran Eriksson non aveva un gran palmarès (una Coppa Coppe e una Supercoppa UEFA con la Lazio) ma fu ritenuto evidentemente il taumaturgo adeguato.

Il sorteggio aveva nuovamente rimesso di fronte ai Leoni, per la quinta volta in un Mondiale, l'Albiceleste. In campo c'erano vari reduci dal gran drammone di Saint-Étienne di quattro anni prima. Tra questi lo Spice Boy, che mise a segno il rigore che risolse una partita modesta e "got the monkey off his back", come gli riconobbero i giornalisti di Her Majesty. Che si ringalluzzirono subito. In attesa delle delusioni a venire.

Vedi anche Lo spirito dell'aria (Eupallog Calendario)