SL Benfica - FC Barcelona

Le finali di Coppa dei campioni

30 maggio 1961, Stadion Wankdorf, Berne
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"La final de la Copa de Europa de 1961 disputada en el estadio de Wankdorf de Berna será recordada como la final de los postes. Y es que hasta cuatro lanzamientos del FC Barcelona tropezaron en la madera del equipo portugués del Benfica. Tanta fue la mala suerte azulgrana con la madera, que aquel día supuso el fin de los postes cuadrados, que pasaron a ser redondos" (Julio Muñoz).

"Solo la desgracia, en forma de tiros netralizados por los postes, pudo impedir un triunfo de los azulgrana, tecnicamente superiores a sus contrarios. Gran actuación de los delanteros barcelonistas, que contrastó con la floja labor de los defensa" (Mundo Deportivo)

"Berna, 31 maggio. Grossa sorpresa nella «finalissima» della Coppa europea dei campioni disputata in serata allo stadio bernese del Wankdorf: il Benfica di Lisbona ha battuto per 3 a 2 (2-1 nel primo tempo) il Barcellona assicurandosi in tal modo per la prima volta il successo in questo torneo che per ben cinque volte consecutive aveva visto trionfare il Real Madrid. Era sembrato che il Barcellona dovesse ottenere una facile vittoria, giacché al 20' ha realizzato con Kocsis la prima rete della partita, ma la compagine di Lisbona ha energicamente reagito, portandosi entro dodici minuti in vantaggio con la rete di Aguas e l'autogoal di Poncho, vantaggio che all'inizio della ripresa è stato portato a due punti di scarto ad opera di Coluna. A partire da questo momento il Barcellona è però passato alla controffensiva, assediando letteralmente l'area avversaria, ma l'energica difesa dei lusitani è riuscita a serbare, sia pure con un solo gol di scarto (dopo la rete di Csibor per gli spagnoli al 30') il successo nella finalissima della Coppa dei campioni. Piuttosto debole il portiere del Barcellona: il famoso Ramallets, infatti, si è fatto ingannare dal sole, lasciando entrare nella sua rete palloni non eccessivamente pericolosi. Numerose le imprudenze della difesa, mentre all'attacco si sono fatti luce i due ex-nazionali magiari Kocsis e Csibor, nonché Suarez. Il nuovo acquisto dell'Inter, che domani partirà alla volta di Milano, si è esibito in alcuni splendidi dribblings, mandando in visibilio i 50 mila spettatori convenuti allo stadio di Wankdorf. Ma anche nel gioco di squadra l'atleta si è rivelato assai utile" (La Stampa) .