Argentina - Bélgica

Erwin Vandenbergh
13 giugno 1982, Camp Nou, Barcelona
Campionato del mondo - fase a gironi (gruppo C)
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Il Mundial 82 prende avvio con i campioni in carica contrapposti al Belgio. Ed è spettacolo: tattico. I Belgi avevano estromesso dalla finale dell'Europeo casalingo 1980 proprio l'Italia, attuando un "difensivismo fiammingo", come lo celebrò Gianni Brera.

Il quale così rammentò la partita contro i sudamericani: "Io pronostico la vittoria del Belgio, che onora il difensivismo all'italiana. Ciascuno inclina per i propri amici, o i propri gusti, che è lo stesso: Nereo Rocco ed io siamo diventati amici quando mi ha mandato a dire di pensarla come me, inviato ai mondiali 1954. Il Belgio uccella bellamente i campioni del mondo guidati da Maradona, che troverà modo di darci congrui anticipi di isteria. Menotti perderà l' ennesima occasione di stare zitto deplorando il Belgio imitatore dell'abominevole Italia: 'La quale, dice, non gioca affatto: si limita a impedire che l'avversario giochi'. Mai sentito nulla di più cretino".

In realtà, la squadra guidata magistralmente da Guy Thys giocava in modo pragmatico ma moderno: squadra corta e compatta, possesso palla finalizzato a creare lo spazio alle spalle degli avversari, fuorigioco sistematico, avanzate degli esterni di difesa, alternanza di palle basse e lanci lunghi. La foto di Maradona fronteggiato da un muro di avversari è entrata nella storia del calcio.

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