Irlanda del Nord - Italia

15 gennaio 1958, Windsor Park, Belfast
Campionato del mondo - Qualificazioni (Europa - gruppo 8)
Tabellino | Video (Settimana Incom) | Altro (British Pathé)



Solo due volte l'Italia non ha partecipato alle fasi finali del Campionato del mondo: in occasione della prima edizione del 1930, disertata al pari di molte altre nazioni europee per i costi e il disagio di una lunga trasferta via mare; e in quella del 1958, eliminata sul campo dalla non irresistibile Irlanda del Nord.


Chi ascolti il commento de "La settimana Incom" del 17 gennaio 1958 potrà rilevare come l'inopinata sconfitta sia attribuita alle leziosità e al cincischiare del "poker d'assi" di oriundi schierati dal CT Alfredo Foni: i campioni del Mondo (con l'Uruguay 1950!) Ghiggia e Schiaffino, e gli altri sudamericani Montuori e Da Costa. Strisciante è un malcelato fastidio per la politica di naturalizzazione di giocatori stranieri, che sarà finalmente revocata dopo la Corea 1966.

L'anziano Vittorio Pozzo, ormai commentatore per "La Stampa", espresse un parere più articolato, rivolto a un confronto con il passato: "perchè certe cose che ha fatto vedere la squadra irlandese - certi suoi atteggiamenti volanti, certo suo stile, certi suoi movimenti d'intesa - appartengono al genere di cose che noi non sappiamo più fare. Le sapevamo fare una volta: ora non più. E' come se un gran velo si fosse steso sulla mente dei giuocatori e delle squadre: le quali il passato non lo ricordano più, talmente l'ambiente nostro si è smaccato, si è allontanato dalle origini e dalla natura vera del giuoco".

Il giovane Gianni Brera trovò conferma, invece, nella disfatta di Belfast, della sua teoria che "la Nazionale italiana languiva nelle dispute merdaiole dei qualunquisti, che si opponevano al catenaccio, e rimediava continue brutte figure. [...] Il CT Foni, che facendo catenaccio aveva vinto due scudetti all'Inter, in Nazionale non aveva scampo: la Federazione non voleva fastidi: e il numero dei qualunquisti era preponderante; quindi WM inglese e cuore in pace" (Gianni Brera, Gigi Bignotti, I mondiali di calcio, pp. 59-60).

Vedi anche:
Le cronache di Monsù Poss (Eupallog Cronache e storie)
Storie di calcio